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Channel: Riciclattoli (e dintorni...)
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Da cesta dei panni a giardino per le erbe aromatiche

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Solo una come me, che al pollice verde può aspirare solo intingendolo nei colori acrilici, poteva vedere una cesta dei panni Ikea (verde, anche lei, sarò stato quello il collegamento inconscio) e pensare di trasformarla in un vaso (o fa più figo dire terrarium?) per le piante aromatiche.




 Del resto anche nei lavori domestici non è che sia proprio il top (anzi, forse son meglio con le piante, e ho detto tutto!) e poi lo sapete che i bei vasi costano un botto?

E allora ecco una soluzione supereconomica per avere un vaso stilosissimo.

Il principio base è banale: 

  1. prendi la tua cesta
  2. bucala senza pietà con un punteruolo (ma nel caso di questa che è morbida anche una matita, un cavatappi o un cacciavite funzionano benissimo): fai più fori e allargali.
  3. riempi con la terra e travase le tue piantine.







Come vedete è un gioco da bambini:


Anche piccini:


Allora, vi ho convinte a praticare il giardinaggioalternativo?

Il chiosco delle bibite fai da te (e sghembo)

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Metti un bambino che ti chiede con insistenza un chiosco fai da te, per vendere bibite e quant'altro.  Metti un tempo che sembra estate piena e l'idea delle bibite fresche ti mette una gran allegria. Metti delle scatole non troppo sostenute (volete un consiglio? Non usate le scatole di Amazon per costruire cose che debbono avere un certo sostegno: sono decisamente troppo morbide e se le colorate con tempere o acrilici è la fine) metti dei vani tentativi di raddrizzarlo (sostegni di cartone, legni ecc), manco fosse la torre di Pisa: che ti vien fuori? Ma il chiosco sghembo!



Ebbene sì, è giunto anche per me il momento di fare pubblica ammenda e mettere in piazza il mio #epicfail. Il mio chiosco, nonostante i reiterati tentativi di recupero e il tempo che ci ho dedicato sembra il cugino (molto) povero della Torre di Pisa...Altro che #anchelecraftersbagliano, come ben ci dice la Bombetta, la sottoscritta stavolta ha toppato alla grande.




Il nostro chiosco può essere usato solo appoggiato a un albero (o qualcosa che faccia la sua vece) e anche così ha dei problemi di stabilità.... e ovviamente il petulante nanetto che mi chiedeva un chioschetto come se fosse la sua unica ragione di vita dopo due minuti scarsi mi ha detto: ciao, vado a giocare con l'acqua! 

Ne approfitto comunque per ricordarvi ancora una volta lo swap di #estatericiclattola, mica ve ne sarete scordati? Vi aspettio, sicura che per voi non sarà un epicfail.

Trasformare un cappello in squalo!

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Che bello iniziare la settimana ospitando per lo swap estate di riciclo e fai da te Valentina aka Mami Chips und Craft, che ho potuto incontrare  per la prima volta al mammacheblog proprio l'altra settimana. Sapete cosa i ha colpito di lei? Il suo sorriso, insieme luminoso e dolce. E poi Valentina, che tutti conoscete come mamma super creativa, è una delle vincitrici dell'anno scorso, mica pizza e fichi! E oggi ci fa vedere come personalizzare un cappello da baseball. Curiose? Lascio a lei la parola?

Uno squalo da mettere in testa, per divertirsi e allo stesso tempo proteggersi da sole.



Arrivano le belle giornate e per chi ha un ragazzotto come il mio con la pelle chiara, il cappello è d'obbligo, per evitare che si trasformi in un gambero arrosto.
Allora cominciano le discussioni e i baratti, lui il capello non lo vuole e io sì. Da questo tira e molla ho deciso di trasformare un cappellino appena ricevuto in regalo (uno di quelli con sponsor che altrimenti sarebbe rimasto in un cassetto) in un gioco, per convincerlo a mettere il cappello! 



Cosa occorre:

  • un cappello con visiera bianco
  • acrilici color nero, bianco, giallo e blu
  • matita
  • un pezzetto di panno bianco
  • colla a caldo
  • forbici


Come si fa:

  1. Per prima cosa cercare di mascherare l'eventuale sponsor dal cappello, togliendo l'applicazione o coprendola con dell'acrilico bianco. Con la matita disegnare la bocca con i denti, gli occhi, naso e le branchie.


2. Scaldare la colla a caldo e tagliare dal panno bianco due sagome uguali a forma di pinna di squalo. Incollare insieme le due sagome e applicarle al centro del cappello, nella parte posteriore.


3. Cominciare a colorare il cappello con gli acrilici. Occorre creare una base di grigio chiaro per ripassare la matita. I denti io li ho fatti bianchi con un po' di giallo, mentre gli occhi bianco con una punta di blu.

4. Ho lasciato asciugare e poi ho tracciato i contorni del disegno con un pennello a punta fine e l'acrilico nero. Volendo si può anche usare un pennarello a punta fine nero.



Eccolo pronto per giocare ad essere un simpatico squalo! Potete divertirvi a creare tutti gli animali che volete, i preferiti dei vostri bimbi.


Consiglio: se non volete colorare direttamente il cappello, potete creare la bocca e gli occhi da materiale riciclato (i cartoni della pasta o il retro degli album) e applicarli con del nastro biadesivo.

La corona di compleanno fai da te

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Non ditemi che alla mia età non fa bello autorealizzarmi una coroncina di compleanno. 

Ma capitemi: son così una delizia queste corone fai da te, scommetto che su Pinterest vi è capitato di imbattervici (ad esempio questa su Handmade Charlotte), e non avendo bimbe in casa, me la sono fatta per il mio compleanno. Che era ieri, btw.

Ah sì ho pure i capelli bicolor, fate finta di nulla per piacere!

Lo so, se procedo con questa logica tra un po' mi vedrete qui sopra con una bella gonnellina di tulle (e non crediate che non ci abbia pensato, mi trattiene solo il fatto che a. non so dove trovare il tulle b. non so quando potrei davvero indossarla c. un po' di dignità. No, cancellate la C!)

E comunque volete farla anche voi questa coroncina, magari per le vostre bimbe, magari per le piccole invitate a una festa di compleanno?

Niente di più facile, vi serviranno:
  • un bicchiere di carta (se non lo avete sostituitelo con rotolino della carta igienica)
  • un cerchietto
  • una matita
  • forbici
  • washi tape

Vi assicuro che a farla ci si mettono 3 minuti:


  1. Disegnate la sagoma della corona e ritagliatela
  2. Decorate con washi tape (se il bicchiere è colorato ne basta pochissimo)
  3. Sempre con la matita fai due piccoli fori ai lati
  4. Fai passare il cerchietto nei due buchini e la corona è pronta!
Io per il mio compleanno e l'anno che ho inaugurato mi auguro di imparare finalmente a prendermi cura di me stessa e del mio tempo, che vuol dire essere in grado di prendermi cura anche degli altri in maniera migliore, significa trovare un posto stabile in cui vivere (prima di tutto stabile dentro di me) e poter realizzare anche piccoli (folli?) progetti senza dover disperdere le energie in situazioni tossiche, in problemi inutili o secondari, e pure di riuscire a promuovere  il mio libro, Riciclattoli tutto l'anno, superando un po' di timidezza e imbarazzo che mi caratterizzano nonostanet l'età!

Anzi se avete suggerimenti e idee per librerie o posti/eventi adatti aspetto con gioia i vostri consigli!



E niente, poi quello che auguro a tutti: spero di ridere molto, di cuore, di dedicarmi alle cose e alle persone che amo, di affrontare anche le difficoltà con coraggio e tenacia, di amarmi di più, di abbracciare più persone possibile, che i miei cari stiano bene, di festeggiare, almeno nel cuore, anche le piccole cose e di lasciare indietro quello che mi appesantisce, che mi fa soffrire senza farmi crescere.

Buon non compleanno e buone coroncine a tutti voi!

I braccialetti per l'estate

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Rieccomi con questo appuntamento che mi sta dando davvero grande soddisfazione, parlo dello swap vacanze di riciclo e fai da te, naturalmente. Oggi per #estatericiclattola ospito Katiuscia aka Ambaradan mamy, che è stata la mia fida compagna di banco al #bloglab, e devo dire che sono stata fortunata perché ho avuto l'opportunità di conoscere una persona speciale, un'anima bella. Conoscete le sue creazioni? Vi consiglio di darci un'occhiata, i miei bimbi indossano i suoi cappellini con grande orgoglio e stanno loro d'incanto! A lei la parola:


Negli ultimi due o tre anni, durante i primi pomeriggi sonnacchiosi di primavera, Chicco ed io

abbiamo inconsapevolmente dato vita ad un piccolo rito: la realizzazione dei braccialetti che ci

accompagneranno almeno fino all'inizio del nuovo anno scolastico!




Per l'estate che verrà abbiamo scelto un modello tanto facile quanto d'effetto, che ne dite, volete

provarci anche voi?



Preparare 4 fili di colori diversi lunghi 60cm;

1.Annodare i fili a 5 cm dall'inizio.

2.Fissare i fili annodati ad una base.

3.Annodare A intorno ai fili B-C-D come se questi fossero un unico filo.

 Ripetere l'operazione per 2 cm. circa.

4.Ripetere l'operazione con B annodando intorno ad A-C-D ancora per 2cm.



Seguire il medesimo procedimento per ogni filo sino al raggiungimento della lunghezza

desiderata. Chiudere il lavoro con un nodo.




A proposito di braccialetti, sono sicura vi farà piacere leggere con i vostri bambini di Camilla e

dell'uso che farà dei suoi braccialetti ( e non solo)!

Mi son permessa di disegnarvela, seguendo le indicazioni della sua illustratrice, Desideria

Guicciardini, perchè Camilla è così dolce e sensibile, così...così...bambina!Sono sicura entrerà

anche nei vostri cuori!

Buon compleanno Camilla!

Ferdinando Albertazzi

Il Battello a Vapore serie bianca

Grazie a Valentina per avermi ospitata e aspettata, grazie a Rita, Paola e Silvia. Grazie a voi che

avete letto e magari proverete a realizzare i vostri braccialetti dell'estate!

Katy aka Ambaradan mamy

Il teatrino del mare fai da te

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Pronti per iniziare la settimana alla grande? Io in fibrillazione perché questa settimana ospito per #estatericiclattola due blogger che adoro e che seguo da tempo, e finalmente le ho anche incontrate live al #mammacheblog!
La prima è Simona aka il Pampano, deliziosa lei e delizioso il suo blog, fonte continua (e pericolosissima) di ispirazioni di design per bambini.

Magari trascorrete questi giorni di ponte al mare e allora fate incetta di bastoni e legni che trovate in spiaggia, perché oggi Simona  ci spiega come fare un teatrino del mare:



Cosa ti serve?



-       cassetta di polistirolo delle mozzarelle
-       ritagli di giornale sui toni dell’azzurro
-       forbici
-       fogli di carta da fotocopie
-       colla vinilica
-       colla a caldo
-       bastoncini di legno per spiedini
-       conchiglie
-       legni di recupero
-       bastoncini di legno per pomodori
-       spago o cordino
-       maniglie delle borse di carta
-       ritagli di stoffa
-       cacciavite
-       taglierino


Come si fa:

  1. Incollare intorno alla cassetta delle mozzarelle tanti pezzetti di carta sui toni dell’azzurro per simulare l’acqua del mare. Fare lo stesso su due pezzi di carta da fotocopie tagliate ondulate.


2. Fare due piccoli tagli verticali sulla cassetta per incastrare le onde in carta.

3. Aiutandovi con il cacciavite fate due buchi sugli angoli della cassetta, per inserire i bastoncini da pomodori. Se il bordo non è abbastanza spesso metteteli all’interno e fissate con colla a caldo.

4.Finita la struttura di base del teatrino, decoratela con i legni trovati sulla spiaggia.

5. Create i pesci con le maniglie delle borse di carta. Piegatele e fissatele con l’aiuto dello spago e della colla a caldo. Create l’occhio con un pezzetto di carta e fissate con colla a caldo ad uno stecco da spiedino. Incollare alle conchiglie, sempre con la colla a caldo, gli stecchi.

6.Per le barchette usate corda, colla a caldo, stoffa e pezzi di legno di recupero. 
Il vostro teatrino è pronto per giocare!

Ancora grazie Simona, e voi cosa aspettate? Lasciatevi ispirare e sfruttate gli ultimi giorni per partecipare allo swap vacanze di riciclo e fai da te!



La casa delle vacanze, bambola edition

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Se c'è una casa blogger-casa che mi fa sempre sognare è la casa piena di colore e estro poetico di Patasgnaffi, che poi io vi confesso che mi immagino la patafamiglia come vedo la casa dalle foto: luminosa, poetica, colorata, piena di vita. Tutti biondi, tutti belli, tutti sorridenti e sempre vestiti con un gusto ineffabile; nella mia mente non urlano mai, figurarsi sbraiatare come da queste parti e pure il gatto deve avere un angolino delizioso e pieno di colore in cui sonnecchiare accarezzato da un raggio di sole (o di luna, a seconda dell'orario).  Se fossi una bambola vorrei assolutamente abitare nella casa per bambole di Patasgnaffi, anzi quasi quasi ci vorrei abitare anche da me, quindi grazie Gaia per il tuo guestpost e lascio la parola a te:


Avete passato ore appiccicate al computer per cercare la casa perfetta per la vostra vacanza, avete fatto accuratamente le valigie, prevedendo giornate sotto il sole rovente e brezze refrigeranti improvvise. Avete riempito il beauty case di creme solari, tachipirina e antibiotici, perché non si sa mai.

Ma avete pensato a loro? Alle bambole di vostra figlia? Avete pensato al loro confort, avete provveduto a che loro passino una bella vacanza? Ricordate che una bambola rilassata e felice riesce meglio nel suo compito di intrattenere i piccoli diavoli almeno per un po', giusto il tempo per voi di sdraiarvi all'ombra e leggere un libro in tranquillità...o a twittare con le amiche ovvio.

Nessun problema, potete velocemente ovviare al problema. Tirate fuori tutte le scatole di scarpe che avete accumulato, perché non si sa mai, perché foderate sarebbero bellissime, e che intanto giacciono accatastate in qualche angolo remoto di casa vostra. Se non le avete voi sicuramente le avrà qualche amica.

Sceglietele di misure diverse, ma avendo in casa dei nani, sarete sorprese di quanto questo sarà facile, in modo che stiano una dentro l'altra.

Poi scegliete accuratamente la carta che servirà per ricoprirle, accostate fantasie e colori, godetevi il vostro momento da interior designer. Potete usare sia carta già adesiva che carta normale. Se il vostro disturbo accumulo\compulsivo è sufficientemente sviluppato probabilmente avrete messo via carte da regalo riciclate.

Se usate carta normale ricordatevi di passare la colla vinilica prima per incollarla alla scatola, ma anche dopo e sopra per renderla più duratura e anche lavabile.



Una volta ricoperte le scatole disegnate porte e finestre e con l'aiuto di un taglierino, facendo attenzione per carità, create delle vie di fuga per le povere bambole.
Usando del washi tape mettete anche gli infissi, che se fate un lavoro troppo grossolano nessuna bambola vi assumerà mai più per ristrutturarle casa.
Ricordatevi di piantare fiori e mettete maniglie e campanello, che le bambole sono tipi socievoli.

A questo punto la casa è pronta per essere abitata.





Potete costruire i mobili con il cartoncino, io ho preferito raccattare per casa mini complementi già pronti, perché alla follia c'è anche un limite.



Rimettete le scatole una dentro l'altra, fino all'ultima, l'unica che avrà conservato il coperchio. Riempitele con i giochi che hanno vinto il buono vacanza, stando attenti al peso della scatola, quasi foste addette al ceck-in di easyJet.
Studiate un metodo di chiusura, io ho avuto vita facile perché ho scelto come ultima scatola una con il coperchio attaccato già da un lato, ho quindi solo dovuto studiare una chiusura che tenesse (due bottoni e un elastico) e il modo di inserire una tracolla (la mia scatola aveva già dei buchi laterali, vinco facile).



La casa ora è pronta per essere montata, arredata, smontata, riempita, spostata un numero infinito di volte.

Mi resta solo da augurare buone vacanze a voi e alle vostre bambole.

Tre mesi sono lunghissimi, ma prima o poi passano, ce la faremo!

Già, buona #estatericiclattola: ovviamente questo post partecipa allo swap estate di riciclo e fai da te.

Il faro fai da te di riciclo

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Piano piano arriva anche questa estate, le scuole chiudono a breve (no, qui no, per fortuna!) ed è così arrivato anche il mio turno per partecipare alla raccolta di riciclo creativo di Mammabook!

Prima di tutto ringrazio Silvia per la raccolta e le belle idee che fa circolare e le sinergie creative che crea in questo modo; sono felicissima di essere in coppia con la mia amatissima Rita aka Faccio e Disfo, non solo per il legame che ho instaurato con lei, ma anche perché mi dà l'opportunità di giocare a confrontarmi con una persona davvero creativa, che ammiro per l'energia, la tecnica, la grinta e ovviamente l'incredibile estro che la caratterizzano.


Era da un po' che volevo cimentarmi nella costruzione di un faro di riciclo che fungesse anche da lucina notturna, e Rita con il suo faro diy me ne ha dato l'occasione!


Del resto amo la poesia dei fari, amo le righe rosse e bianche, amo anche le luccine notturne che evocano storie, letture e voci buffe, sogni che fanno le capriole sotto le coperte e -ehm sì- l'agognato riposo del guerriero (ovvero dei genitori).

Devo dire che da spento fa più bella figura che da acceso (forse avrei dovuto dare qualche mano di acrilico bianco in più), ma i bambini lo adorano letteralmente, per loro è un successone e io sono contenta così, considerando poi che ho usato davvero solo cose che avevo già in casa e quindi è non solo di riciclo, ma a costo zero!


Volete sapere come l'ho fatto? Correte da Mammabook (e già che ci siete sbirciate tutte le fantastiche idee della raccolta di riciclo creativo), noi qui spegniamo le luci e accendiamo la fantasia...



La scatocasa per le sardine

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Non so se ho già detto quanto son felice e grata alle fantastiche blogger che stanno partecipando allo swap estate di riciclo e fai da te, perché non solo sono bravissime, ma ci stanno omaggiando con delle creazioni incredibili, con impegno e generosità e bravura assurde: grazie a tutte ancora!

E oggi un grande, enorme ringraziamento a Anna, in arte Tulimami! Lei dice di sé di esser cresciuta a pane e pennelli, e si vede: le sue creazioni mi fanno sognare, hanno una grazia fuori dal comune e quella di oggi non fa eccezione. La parola a lei:

Regole numero uno/due/tre della crafter riciclosa: unascatola non è mai quello che sembra, tutte le scatole portano a Roma, salva una scatola e salverai il mondo.

Così, se tu hai una scatola che conteneva una saponetta e sei una crafter, ci aggiungi carta colorata per rivestirla, colle varie e nastri adesivi, e la trasformi in sCASAtola di sardine. Un giochino portatile da realizzare coi bambini e adatto all’#estatericiclattola dove tutto sa di mare e di vacanze. 



La prima cosa da fare è rivestire tutti i lati della scatola con il nastro carta (non il fronte e non il retro). Dopo di che, puoi procedere tagliando la faccia superiore lungo tre bordi, in modo che si apra come una porta. Toc toc? 

Poi prendi le carte colorate (per esempio vecchia carta da regalo, o, come me, carta da origami acquistata con grande entusiasmo per i miei figli e mai utilizzata perché dopo una piega a monte e due a valle si stufano come dei signorini Noiosetti), la colla vinilica e ci tappezzi tutta la scatola dentro/fuori/sopra/sotto. Se vuoi puoi rifinirla con nastri adesivi decorati. Ma questo non basta a trasformarla in casa, bisogna arredarla (imperativo assoluto)! Stampa gli arredi che ho preparato io (oppure disegnane tu o falli disegnare ai tuoi bambini). 



Ritagliali e incollali. Prendi un punteruolo o uno strumento appuntito (cacciavite, matita assassina…) e pratica due buchini in cui far passare un nastrino per tenere chiusa la porta.


La sCASAtola delle sardine è pronta, giusta giusta per partecipare allo swap estate di riciclo e fai da te! 

E adesso mi par di sentirti… sì ok, ma le sardine? Son semplicissime da realizzare, ma ecco dove trovare le istruzioni




Godzilla time by Cappello A Bombetta

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Tattaraaaa: ultimi scoppiettanti giorni per lo swap , e oggi ospito nientepocodimenoche: la mitica Bombetta, ovvero Serena di Cappello a Bombetta!

No, davvero: io ho sempre amato il suo blog, come quello di molte altre che quest'anno mi hanno fatto il grande onore di partecipare a #estatericiclattola, quindi son felicissima che oggi lei e Godzilla siano ospiti a casa mia!


Sì, avete letto (e visto) bene, ma se volete saperne di più è presto fatto, lascio a lei la parola: vai Serena!


Mio figlio è un grandissimo appassionato di Godzilla, non poteva mancare nella sua camera anche l’orologio a tema no?
Occorrente:



  • scatola di cereali
  • stampa Godzilla
  • meccanismo orologio
  • forbici
  • colla
  • vernice protettiva

Come si fa:


  1. Incollare la figura sul cartoncino dei cereali, dare una mano leggera di flatting per dare un effetto lucido alla stampa. 
  2. Ritagliare la figura e inserire sul retro il meccanismo dell’orologio. 
  3. Appendere




Come riciclare vecchi cerchietti by Artoleria

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Ehi girls, siamo agli sgoccioli: il 15 infatti scade il termine per partecipare allo swap vacanze di riciclo e fai da te e son felicissima di chiudere in bellezza con Katia aka Artoleria, che nonostante i mille impegni è riuscita a realizzare per #estatericiclattola un progetto nato da un'idea di Gioia, la della sua bambina di 5 anni, ovvero riciclare dei vecchi cerchietti. Per quanto mi riguarda lei non ha bisogno di presentazioni, io la vedo come un'artista, raffinate e fantasiosa, le sue creazioni sono magiche, le sue foto bellissime, le sue ambientazioni da favola. Quindi non mi resta che ringraziarla di cuore e lasciare che vi racconti il suo progetto di riciclo creativo:

A casa nostra non vediamo l'ora che l'asilo sia finito. Che fatica le levatacce ci alziamo sempre più a ridosso dell'orario di uscita! Ma non vediamo l'ora soprattutto perché la cinquenne - figlia unica di nome Gioia - ha già in mente un'attività di inizio estate: il pigiama party! Non so come le sia entrato nella testa ma è una parola che ripete di continuo. :) 

L'obiettivo è quello di fare una festa da ragazzina con la sua migliore amica e compagna di asilo (ignorando per ora tutto il resto del pianeta!), e condividere finalmente con qualcuno l'angosciante tempo della notte da sola in camerina. Se continua il caldo però si ridurrà ad un mutanda parti ahimè! Poco importa.  Mutanda, canottiera o pigiamino, fervono i preparativi: chiacchiere mentre lo smalto si asciuga (!), giochi in pigiama, storie da leggere, parole strane da ripetere per ridere - l'amichetta è di famiglia giapponese immaginate il teatrino... 
Non potranno mancare i travestimenti! Innanzitutto ciabatte e acconciature, poi se avanza anche costumini a tema! 


Gioia ha pensato che riciclare alcuni cerchietti un po' rovinati sia la strada migliore per costruire le acconciature, ed ha iniziato facendomi incollare nuvole e fiocchi sagomati e colorati a matita. 

Io ho aggiunto la mia idea estiva... realizzare come decorazione dei cerchietti, gelati fatti con i pois fustellati di carta di tanti colori e un mini cono realizzato con l'anima della carta igienica ricoperto di washi tape. Si possono aggiungere anche palline di disegni creati sul momento oppure riutilizzando disegni già fatti. 
Gioia è molto entusiasta dell'idea e ama soprattutto il glitter, che manco a dirlo con il pigiama e le ciabatte, si sa, ci sta un amore ;) 



Buon primo pigiama partya tutte le bambine allora! 


Decorazioni marittime per la cameretta dei bambini

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Ditemi la verità: da uno a dieci, quanta voglia di mare avete? Io tantissima e all'agognata meta mancano ancora un paio di mesi purtroppo, quindi mi consolo sognando e creando, ad esempio queste decorazioni dal sapore estivo e marittimo per la cameretta dei bambini:


L'ispirazione per i polipetti fai da te l'ho trovata qui, anche se li ho realizzati in maniera un po' diversa e utilizzando quello che avevo in casa (stelle filanti per l'esattezza, sì a giugno: ora capite che quando dico che qui non si butta via niente, non scherzo?!). Poi ho semplicemente pensato di usarli in una composizione.


Se volete far qualcosa di simili ecco i materiali:

  • draft wood
  • rotolini carta igienica
  • stelle filanti (o fili di cotone)
  • pezzetti di cartone
  • colori acrilici o tempere e pennelli
  • forbici
  • filo di nylon e ago
  • occhietti da appicciare (ma si possono semplicemente disegnare).
  • pinzatrice
  • colla a caldo o colla vinilica
Come si fa:
1. Fai quattro taglietti sul rotolino di cartaigineica, come in foto
2. Coloralo e lascialo asciugare
3. Piegali per chiudere la parte superiore del rotolino e incollala perché resti chiusa




4. attacca gli occhi o colorali
5. fai i tentacoli attaccando con la pinzatrice dei pezzetti di stelle filanti
6. disegna, ritaglia e dipingi i pesciolini e anche il bastone


7. Una volta che tutto è asciutto componi e lega insieme con del filo di nylon (o anche del filo colorato): io mi sono aiutata proprio con gli aghi da cucire grossi.

E comunque mi pare un metodo carino in cui ho tenuto un poß occupati i bimbi in un pomeriggio di pioggia o di malessere...


#estate riciclattola: and the winner is...

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L'ho già detto su facebook, quest'anno scegliere e stilare una classifica per lo swap vacanze di riciclo e fai da te è stato davvero difficilissimo. Non scherzo eh, stavamo per gettare la spugna e indire una votazione pubblica, ma poi abbiamo pensato che avremmo dovuto dirlo prima e ci siam rimesse sotto.

Anche se ammetto che la votazione pubblica mi solletica, sarà per un'altra volta, magari! Perché quest'anno il livello era davvero incredibilmente alto, e quindi credetemi quando vi ringrazio di cuore per l'impegno e la generosità con cui avete partecipato, tutte quante!

Mi piacerebbe davvero aver un piccolo premio per tutte, in effetto ho scoperto (e con me, lo hanno subito le altre giurate) di non essere una brava giudice, nel senso che vorrei non solo esser giusta, ma anche non scontentare nessuno, cosa ovviamente impossibile. Insomma son stati giorni e serate di discussioni fino a tardi, ma alla fine ce l'abbiamo fatta. Abbiamo deciso di premiare le creazioni più belle, creative e originali e anche impegnative da realizzare e di mantenere un equilibrio tra le varie partecipanti.

Pronte? Voglio un tifo da stadioooo!!




Al primo posto l'incredibile scatola di sardine di Tulimami, che riceverà il mio libro Riciclattoli tutto l'anno!



Segue il simpaticissimo garage portatile di Penso Invento Creo, che riceverà una my#selfie personalizzata da Faccio e Disfo.




Poi la deliziosa casa che ha fatto sognare un po' tutte, la casa di bambole summer edition di Patasgnaffi, che riceverà un bellissimo set di sassi dipinti a mano da Mammabook.





And least but not last la menzione blog creativo di Roger Rabbish, aka Oltreverso, che va al paurosissimo Godzilla della Bombetta!




Volevo concludere sottolinenando davvero quanto davvero di alto livello fossero i progetti che hanno partecipato quest'anno, siete state davvero grandi e, mi ripeterò (sarà la vecchiaia), ma vi ringrazio di cuore una a una!

Restyle di una vecchia collana

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Estate: tempo di unghie colorate, collane e braccialetti che mettano allegria e magari tintinnino anche! E così ho deciso di dare un po' di colore a una vecchia collana di H&M che dunque poteva essere immolata ai miei soliti esperimenti creativi di restylingdi vecchi oggetti.


Che ne pensate? Potrei aggiungere ancora del colore sulle perline, forse, ma nel mio disordine casalingo non trovo più lo smalto turchese! Smalto per le unghie, avete capito bene, perché per farla ho usato proprio degli smaltini colorati che avevo in casa (ormai li uso per tutto). Più veloce di così non si può:


Che ne dite? Buon fine settimana a tutti!

Nuova rubrica: my #INSTAMONTH: Maggio

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L'estate appena iniziata (aehm, oggi qui sembra autunno, ma non importa) ed io nuovamente a far pubblica ammenda per un mio #epicfail, in questo caso qualcosa a cui non riesco a stare dietro per mancanza di tempo e energie. Sto parlando di #soulsweets: forse avrete notato che nelle ultime settimane non ho pubblicato nulla. Non mi piace lasciare i progetti a metà, ma davvero ho visto che non ce la facevo, il massimo che riuscivo a fare era qualche foto su instagram, allora ho pensato di convertirlo in una nuova rubrica mensile più gestibile per me: è così che nasce:
my#INSTAMONTH!



Si tratta di una piccola raccolta mensile dei miei scatti più rappresentativi su instagram (ecco dove seguirmi se volete). La filosofia rimane un po' quella di #soulsweets, ovvero cogliere briciole di bellezza del quotidiano, ma anche piccole disfatte di cui ridere, o momenti particolarmente significativi del mese trascorso.

Inizio con maggio, mese particolarmente denso di avvenimenti e spostamenti per me. Direi che al centro c'è stata la pubblicazione del mio libro Riciclattoli tutto l'anno _ Electakids, la trasferta napoletana per presentarlo, ma anche il #mammacheblog dove finalmente ho potuto conoscere e abbracciare un po' di blogger del cuore, più gli sguardi sul quotidiano coi bimbi, il lavoro ecc.




Se volete unirvi a me e prelevare il banner non posso che esserne supesupersuperfelice, ovviamente!!



<a href="www.riciclattoli.com"><img border="0" src="https://images-blogger-opensocial.googleusercontent.com/gadgets/proxy?url=http%3A%2F%2F4.bp.blogspot.com%2F-g0Je4vVfyTY%2FU57JSLFYx5I%2FAAAAAAAAQXg%2FHI6mV8ZLsFc%2Fs1600%2FUntitled%2Bdesign%2B(4).png&amp;container=blogger&amp;gadget=a&amp;rewriteMime=image%2F*
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Autolavaggio di riciclo

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Quando ho visto l'idea dell'autolvaggio di riciclo ovviamente non ho esitato un attimo: dovevamo assolutamente provare anche noi!

Pensavo di farli giocare all'aperto, lasciandoli liberi di bagnarsi, sporcare e affiancandoci una piscinetta con trampolino. Il clima non è stato clemente e nessuno di noi aveva la pazienza di aspettare il ritorno del sole.


Quindi preparato l'occorrente per l'autolavaggio di riciclo, ovvero:


  • un flacone di detersivo/ammorbidente
  • una bacinella piatta (io ho usato un cassettino ikea, o provate nella vasca da bagno)
  • forbici
  • vecchia spugnetta da tagliare
  • colla a caldo
  • schiuma da barba
  • acqua
  • ovviamente macchine (e nel nostro caso elefanti!)


Tagliate la bottiglia di detersivo e le spugnette, incollate con la colla a caldo, riempite i vecchi vasetti di yogurt con la schiuma da barba:





E viaaaa: altro che liberi di sporcarsi!

Alla fine si sono comunque bagnati, sporcati, anzi il dueenne preso da raptus si è pure mangiato la schiuma da barba e nemmeno gli ha fatto schifo purtroppo. Al che mi è venuta la folle idee di ripetere l'esperimento con la panna montata. Per fortuna in casa non l'avevo!



Ovviamente non possono mancare gli elefanti, che li lasciamo sporchi?! Al ritorno del bel tempo testeremo il trampolino!

Praga con i bambini - prima parte

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Si. Può. Faaareeee!! Non è una citazione colta. Cioè, è una citazione, ma non colta; chi la indovina?

Soprattutto è il mio liberatorio giudizio dopo averla testata: viaggiare con i bambini piccoli (2 e 4 anni, diciamo non l'età migliore visto che si muovono liberi, e non puoi più semplicemente metterli nel marsupio o nel passeggino e andar dove ti pare, ma ancora si stancano e tante cose non li interessano troppo) in città d'arte, anche organizzando all'ultimo, si può: il nostro viaggio a Praga con bambini al seguitoè stato un successo!




Non so che tipo di viaggiatori tu sia. Io di quelle non fai da te, di più. Sarà che da piccola i miei mi trascin  mi portavano per musei e luoghi che di bambino compatibile non avevan nulla di nulla, manco i parchetti, per dirne una, e io dormivo ovunque anche di sasso in mezzo a un ristorante o in spiaggia. Sarà che per la fissa di non prenotare e andar all'avventura ci è capitato di farci in giornata, a ferragosto, dal lago Balaton (in Ungheria) a Vienna a chiedere hotel per hotel, camera per camera, se c'era posto, fino ad arrivare in pieno centro di Vienna dove l'unica stanza disponibile era in una quattro stelle (o cinque?) fichissimo, dove mai saremmo stati normalmente, sarà che ci è capitato anche di parcheggiare il furgoncino attrezzato camper (detto il Tartarugo, e non a caso...chiedetevi perché!) e lì pernottato in radure, piazzette, luoghi sperduti (ché il campeggio, se glielo chiedete, non gli piaceva). Insomma son diventata peggio di loro: ai viaggi con i miei son naturalmente seguiti i campeggi in tenda, gli interRail, le nottate in spiaggia, i giri dall'altra parte del mondo...

Tutto questo per dire: io non amo i viaggi organizzati, i villaggi, la bellezza di un hotel l'ho scoperta quando ho avuto il secondo figlio e col primo in spannolinamento, 35 gradi fissi e il marito all'estero, esaurita, gli ho detto: adesso mi porti in montagna, al fresco, in un family hotel: ora, subito, adesso!
 I 6 giorni più riposanti della mia vita (da mamma, perlomeno): però poi, ora che son grandi (ehm, si fa per dire: 2 e 4 anni. Diciamo: adesso che non ci svegliamo più ogni santa ora tutte le notti) avevo proprio voglia di metterci alla prova in un viaggetto europeo, di tastare il terreno in vista di viaggi più lunghi e impegnativi con la famiglia.


 Viaggiare con i bambini si può, ed è anche divertente provare a veder le città e i luoghi con occhi curiosi e attenti a tutt'altro rispetto a noi. Se poi i vostri dormono potete provarci fin da subito, che secondo me il modello di nano che non cammina è il meglio da trasportare in giro per il mondo.

Tornando a noi: Praga. Semplicemente me ne sono innamorata. Non solo perché è obiettivamente splendida, l'architettuta dove i palazzi storici, il liberty e le costruzioni contemporanee si mescolano in maniera armoniosa e intelligente, ma è anche vibrante, vivace, io me la immaginavo tanto romantica, ma un po' meno contemporanea, mettiamola così. E invece ha un bel ritmo, i mezzi pubblici sono così tanti e passano così spesso che non abbiamo mai aspettato un tram più di tre minuti, giuro, c'è il wifi praticamente ovunque: insomma posso dirlo: fighissima!

Noi, chissà perché, ci siam concentrati sulle mete per bambini, ma senza esagerare. Per me la prima cosa da fare per scoprire una città è semplicissima: passeggiare, guardare i passanti, viverla come fosse anche un po' nostra.

Il primo giorno dopo aver lasciato le valigie a casa (siamo andati in macchina, visto che da Monaco son circa 3 ore e mezza), era già metà pomeriggio, quindi ci siam fatti un giro nel centro storico, in lungo e in largo, perdendoci nelle viuzze, all'inizio senza cartina. Essendo giovedì non eran ancora così incredibilmente affollato come nei fine settimana, per fortuna. Per spostarci abbiamo scelto: l'immancabile monopattino con cui il "grande" poteva scorazzare velocemente o anche farsi trascinare nei momenti di stanchezza e il mitico mac laren volo, passeggino superleggero, il migliore di tutti per la sottoscritta.




A ovviamente per la vera dotazione del piccolo viaggiatore, non poteva mancare il mantello da supereroe! Il 4enne era così esaltato che non si è mai lamentato per la stanchezza o fatto un capriccio.



Ci siam fatti un gelato, passeggiato per le viuzze, visto la torre del municipio, la piazza della città vecchia immersa in una luce e in un'atmosfera rarefatta e magica, ascoltato la musica, sempre presente in queste giornate praghesi: io mi sono emozionata, non so se per la bellezza, per la sensazione di leggerezza e libertà che mi dà sempre viaggiare, per l'atmosfera davvero vibrante.





Mangiare. La cucina Ceca è molto simile a quella Tedesca (leggi: molta carne, soprattutto di maiale, cavoli, e buona birra), quindi per noi da un lato non era particolarmente interessante da scoprire, vivendo in Germania, dall'altro non rappresenta un problema mangiare ovunque, essendo abituati. Per cena abbiamo deciso di approfittare dell'unica giornata da previsioni non piovosa e fredda per mangiare all'aperto (i miei bambini son piuttosto casinar vivacciotti e non stanno seduti a lungo, quindi se si può mangiare all'apero per noi è sempre la situazione più sostenibile) e in maniera molto free. Quindi siamo ritornare verso piazza della Repubblica, dove avevamo avvistato un mercatino e anche tavoloni e panche e ci siam fatti di hot dog con wursteloni locali e birra. Eravamo circondati solo da persone del posto, cosa che a me piace sempre, quindi se il genere vi piace, lo consiglio vivamente!



Poi siamo passati per la torre dell'orologio e per il Ponte Carlo (e tutte le vie attorno, belle eh, ma per me tropo affollate!) Tutti consigliano di vederlo di notte, col buio, e deve esser davvero suggestivo in effetti, noi abbiam scelto il tramonto, anche perché essendo attorno al solsitizio d'estate avremmo fatto davvero troppo tardi coi pupi ormai stanchi. Quindi abbiamo passeggiato sul lungofiume e siam tornati a casa a piedi, scoprendo che il fiume è un'aera della città davvero vissuta, vivace e romantica insieme: pensate che alla sera affittano pedalò e ti dotano di lanterne. Ecco magari i bambini piccoli rischiano il tuffo, ma se siete in coppia o con figli più grandicelli secondo me dev'essere davvero magico.





La notte. E vabbè. Ve l'ho detto perché per un po' abbiam rinunciato a viaggiare alla nostra maniera? Perché avendo due pupi della specie nondormo! non volevo spender soldi per poi trovarmi come una zombie in giro per splendide città che temevo di non godermi. Ecco, benché i nostri standard notturni sian molto migliorati, non abbiam dormito. Anzi a metà notte abbiam dovuto scambiarci i letti e dividerci i pupi. Ed è lì che ho scoperto che il 2enne si muove un sacco, ti dorme addosso, abbracciando il biberon, ma anche dandotelo in testa. E quando albeggia (molto presto, consderando che è giugno e non ci son persiane o tapparelle o tende scure) e ti metti il cuscino in faccia lui trova carino sdraiarcisi sopra.


Anche se vederli dormire mi fa sempre una tenerezza incredibile...

La collana con perle di legno smaltate

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Io non sono una vera crafter, di quelle che vendon su Etsy o A Little Market: non ho la pazienza, la precisione, la passione incredibile che le guida. Insomma: non sono alla loro altezza! Però mi diletto a pasticciare e ormai lo sapete, gli smaltini per le unghie stanno diventano una mania per me:


Proprio così: l'ho fatto di nuovo. Quindi oggi vi presento la mia collana fatta con perline di legno smaltate e una vecchia tshirt di riciclo!




Se volete lanciarvi anche voi, vi occorrono:

  • perline in legno
  • smalti per le unghie (o colori acrilici in alternativa)
  • una vecchia t-shirt per far il filo
  • forbici
  • ago
  • stuzzicadenti lunghi
  • una ciotola
  • scotch di carta





In realtà adoro le perle di legno, sono belle già al naturale, e ne ho viste tante e tutte bellissime, fra le mie preferite in assoluto quelle di Made by Eleonora e da lei ho "scippato" l'idea di usare gli stuzzicadenti lunghi per colorare e soprattutto far asciugare le perle. Anzi già che ci siete sbirciate il suo blog e il suo shop, non solo per le collane: è davvero bravissima!





La realizzazione non è difficile, anche se a me (sempre per eccesso di impazienza) non è venuta perfetta.

Per colorare le perline a metà bisogna avvolgerne metà (appunto) con lo scotch di carta e poi dipingere e lasciare asciugare appoggiati su un sopporto come una ciotola grazie agli stuzzicadenti lunghi.

Potete ovviamente anche dipingerle interamente, farci pois, farle bicolor, insomma: sbizzarritevi!

Per realizzare il filo io ho tagliato una striscia larga poco meno di un centimetro da una vecchia maglietta (poi si arrotola da sola, non risulterl una fettuccia piatta, ma più un tubolare). Ovviamente potete usare un cordoncino o una catenella, anche qui usare i colori o far scelte più nature, a seconda dei gusti e della voglia del momento! Per infilare le perline l'ho usata proprio come un cordino, aiutandomi con un ago da cucito.


Ah sì, ancora una cosa: con questo post partecipa al Linky Party 101 by Topogina:





Linky Party C'e' Crisi

Estate, tempo di spannolinamento: con i pirati c'è plus facile!

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Non Sono Più Una Novellina dello spannolinamento , essendo al Secondo figlio . Eppure, Eppure ne Tanta Voglia ho non (per usare eufemismo ONU), Eppure ho Ancora Tanti Dubbi. 

Però Una Cosa la così: al Primo giro, complice la stanchezza e lo sforzo (avevo il Più piccolo di 4 Mesi, mi svegliavo Quelle 8 Volte una notte, ovvero STAVO Sveglia Praticamente Semper, considerando il Che Il Primo dormiva also Meno del Secondo, il Papà era Lontano ecc), influenzata da chi mi AVEVA Detto: Che vuoi Che Sia? Gli togli il pannolino e in QUALCHE Giorno Tutto a posto! 

Insomma per Farla breve, non mi ero Molto informata, e credo di Aver Fatto quegli ERRORI Che da grande SI pagano con costose parcelle Dallo psicanalista! Scherzi a parte, glielo ho Un po 'Imposto, credo, e lui non ne era affatto entusiasta e QUALCHE Volta temo di Aver perso also la pazienza, amplificando il Suo Rifiuto ovviamente. Tutte Quelle glucosio Che ti Fanno Sentire Una pessima mamma ...

Ma this Volta ABBIAMO UN kit per lo spannolinamento Che buttalo via:

Poi ho capito Che dovevo rilassarmi, fargliela VEDERE Sotto un'ottica Più giocosa e divertente, non perdere di mai mai la pazienza e in Effetti Così Nel giro di QUALCHE Giorno Tutto E rientrato Nella "norma". Con la cacca ci ABBIAMO Messo Un po 'di piu, ma Nemmeno Tanto a pensarci Ora. 

Avevo letto also ONU Libro Che non Dà veri Consigli pratici, ma mi AVEVA aiutato a mantenermi (oa riprendere) la calma, e quindi mi AVEVA aiutata. SI Chiama: Via il pannolino, di Elena del Prà . Lo consiglio, ripeto, non tanto per le dritte in Sé, ma Perchè mi ha aiutata a veder Le cose in Prospettiva, rasserenandomi.

Al Secondo giro dunque ho DECISO di buttarla in caciara da Subito, e via di giochi, letture Collettive, Grandi applausi e incitamento. E Visto Che Il libro prescelto per Il Momento del Vasino E Stato il Vasino del pirata , ho also Fatto QUALCHE personalizzazione a Tema pirati : ad Esempio Disegnato ho do ONU vecchio Vasino galeoni, pirati, ossa ecc. 

Ho Disegnato con i colori per stoffa ONU teschio su Una mutandina di seconda mano del fratellone, ho Fatto also ONU piccolo enigma piratesco fai da te con Gli stecchini dei ghiaccioli! Sì, gliene ho Prese also di Nuove eh!

In Tutto QUESTO Ancora non ho Preso il coraggio a causa mani (lo così, così lo Che mi direte Una Volta Che SI SI inizia non torna indietro Ecco:. Io Ancora non ho Iniziato davvero, complice il mal tempo, e also Il Nido Che . non Ê Finito e le educatrici Che in QUESTO Non Sono cooperativa Quindi per Ora ABBIAMO solista familiarizzato col Vasino, e se prima era Tutto ONU:!! noooooo, il Vasino nooooooo Ora il Vasino E ONU Nostro grande amico, ci Facciamo delle Letture gran, risate crasse, finte pipì, applausi foro e e ANCHE QUALCHE Sessione di cartoneanimato Terapia! 

Ecco, al Momento Ancora nulla pipì e cacca, ma vi aggionerò! Il motto col Secondo E: no stress, per lui e per noi!




E Voi che usate e nuove Metodi per lo spannolinamento?



Giochi d'acqua: acquapark di riciclo

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Eccolo spuntare: finalmente un giorno di sole e caldo, e come promesso: giochiamo all'aperto con l'acqua. Perché diciamocelo: i bambini adorano giocare con l'acqua e l'estateè bella anche per questo!

Quindi dopo aver testato il mitico autolavaggio, eccomi alle prese con il acquapark riciclo!


Quindi se volete far felici i vostri bambini e regalarvi un po' di autonomia (loro e dunque vostra), dovete solo munirvi di:

  • vaschetta/e di plastica
  • bottiglie di plastica
  • contenitori di yogurt/gelati e simili
  • forbici
  • nastro adesivo e/o colla a caldo
Per il resto non vi resta che tagliare e incollare e via di trampolini doppi:

Ma soprattutto i mitici scivoli (da cui ovviamente far scivolare di tutto e di più!):


No vabbè, che son esaltata si nota, ci siamo divertiti un mondo, chissà se anche i vostri vi diranno:


Che poi ovviamente saranno due, tre ecc e loro saranno bagnati fradici... insomma, lßunico probelma è che crea dipendenza, ma chissene, o no?
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