Come sa chi mi segue sui social, la settimana scorsa sono stata all'
Expo con i miei bambini (che hanno 3 e 5 anni appena fatti, quindi i consigli che do qui son riferiti a bimbi abbastanza piccoli, in età da nido e materna. Ovviamente alcune cose son valide anche per bambini un po' più grandicelli, come i primi anni delle elementari). La domanda che mi è stata fatta da tutti questa settimana è: com'è? E' adatto ai bambini? La mia risposta è: decisamente sì! Anzi, secondo me è più divertente per loro che per gli adulti, e gli spunti educativi/didattici ben si adattano a bambini e ragazzini di diverse fasce di età. Proprio per questo noi abbiamo pensato a un percorso specifico adatto a loro, eliminando da un lato cose che sarebbero magari state interessante per noi, ma stancanti per loro, o più adatte a bambini più grandi, pensando che al limite ci sarei potuta tornare da sola.
Se avete bambini abbastanza piccoli, sappiate che i chilometri da macinare sono parecchi e che i
monopattini non possono entrare (sgrunf), quindi una buona idea è usufruire del servizio gratuito messo a disposizione dalla Chicco, che fornisce
passeggini di cortesia: ricordate di prenderlo prima di entrare, perché all'interno troverete tanti punti attrezzati ad esempio per il cambio (la cartina ve la forniscono loro), ma non più passeggini. Altro punto interessante:
i passeggini hanno accesso prioritario nei vari padiglioni, quindi se temete le file, questo forse vi tranquillizzerà!
Per quanto riguarda il
pranzo noi ci eravamo portati dei panini da casa, spaventati dai commenti che circolano sui prezzi astronomici: rimane una buona soluzione, soprattutto per evitarsi le file, ma devo dire che i prezzi dei vari baracchini non sono inarrivabili come pensavo. Soprattutto vista la stagione consiglio di portarvi dell'acqua da casa, in loco troverete poi dei
distributori gratuiti di acqua fresca! Mi spiace dire che l'area picnic invece mi ha delusa. E' vero che per chi ha bimbi molto piccoli ci sono anche fasciatoi, scaldapappe ecc (se ne trovano parecchi altri come detto sopra, se ne avete bisogno procuratevi la cartina della Chicco), ma l'area picnic della Cascina Triulza in sé è davvero piccola e bruttina: se ci va una classe di una scolaresca è già piena, e anche molto artefatta (a dirla tutta a me ha ricordato quei mall che riproducono i centri dei paesi, ma hanno un'area tanto artificiale...). Senza bisogno di sostare lì ci sono mille angoli più carini dove fermarsi a mangiare il proprio panino.
Premesso questo si parte, venite con noi?
Noi abbiamo deciso di andare con la metro e tornare con il passante ferroviario, entrambi comodi, ma il passante arriva più vicino all'ingresso ed è anche un po' più veloce, quindi da preferire. Se arrivate dalla fermata rho-Fiera vi troverete proprio all'inizio del percorso il
padiglione zero (non imperdibile, forse, ma carino ed è un buon punto di partenza per introdurre il tema generale dell'Expo) dedicato alla
lotta contro la fame nel mondo. Una puntualizzazione: molti pensano che visto che il tema dell'Expo è il cibo, sia una specie di enorme salone del gusto: non è così, il tema è l'alimentazione, certo, ci sono tantissimi ristoranti e spunti su alcuni alimenti caratteristici, dal caffé al cioccolato per citarne solo due, ma la tematica sono le risorse alimentari a livello planetario, come credo sia giusto e forse per questo è un giusto spunto didattico per i ragazzi.
Da girare è piuttosto semplice, perché la struttura ricorda quella di un villaggio romano, e si sviluppa su due grossi viali perpendicolari tra loro, il Cardo, dove si trova tutta la parte italiana, e il Decumano, che si sviluppa da est a ovest e lungo il quale si snodato la maggior parte dei padiglioni.
Imperdibile soprattutto per l'accesso tramite una grossissima rete elastica il
padiglione Brasiliano. Vedrete gente che sembra stia scalando l'Everest, ma in realtà la rete è molto rigida, si riesce anche a farlo con un bimbo in braccio, all'occorrenza! Ci sono anche esempi di coltivazioni con piantine che forse i bimbi non hanno mai visto live, ed enormi tablet con giochi interattivi, sempre a tema agricoltura.
Il
Children Parkè ovviamente una tappa irrinunciabile per i bambini: si tratta di un percorso ispirato ai principi educativi
Reggio Children, intitolato Ring around the Planet, ring around the future: si tratta di un girotondo metaforico, un'area gioco in cui i bimbi si troveranno a usare i diversi sensi, a scoprire l'importanza dell'acqua e dell'energia, impareranno a riconoscere gli aromi, si trasformeranno in alberi e troveranno messaggi lasciati da altri bambini...
Purtroppo non siamo riusciti a entrare nel
padiglione Svizzero, che pare essere quello con la vocazione più educativa sul consumo e la limitatezza delle risorse. In pratica il padiglione è composto da 4 torri che contengono prodotti tipici svizzeri e che i visitatori possono prendere liberamente. Ma visto che le risorse sono limitate, mano mano che il livello del cibo nelle torri diminuirà, si abbasserà anche il pavimento dell'ultimo piano. A fianco si trova un bel carosello con le caratteristiche del Paese che i bimbi adoreranno! Se voi volete riuscire a entrarci vi consiglio di andare apena entrati a ritirare il biglietto gratuito per entraci (in pratica si entra scaglionati a orari prefissati: son Svizzeri mica per nulla!)
Una bella sorpresa l'
Austria, dove in un breve percorso tra le foreste i bimbi possono testare varie attività.
Giocosa anche l'
Olanda che riproduce un mini Luna park con tanto di piccola ruota panoramica, ispirata al ciclo di vita dei prodotti e al riciclo dei materiali. Poetica per me, divertente per i più piccoli! Noi abbiamo fatto così tardi che abbiamo deciso di fermarci anche per "cena" mangiando ai simpaticissimi baracchini.
Belle da vedere le architetture dei Paesi più Poveri, anche se onestamente i vari stand non offrono più di tanto. Altro punto divertente, anche se alla fine è un negozio, è il Future Food District, un
supermercato del futuro, realizzato da Coop, che si trova tra il Cardo e il Decumano.
L'
albero della vita, che personalmente non mi ha emozionata più di tanto (anche se certamente vederlo in notturna è più scenografico) ha riscosso grande successo nei bambini, soprattutto quando vi sbocciano i fiori.
Ci sono poi diversi laboratori per bambini, noi sia per mancanza di tempo, sia perché non erano ancora tutti attivi e perché alcuni sono per i bambini più grandi non li abbiamo testati, ma se siete interessati informatevi!
Il consiglio generale è di informarvi su quello che volete vedere a seconda della fascia d'età dei bambini e agli interessi personali (ad esempio ammetto che io ho dato un'occhiata veloce alla parte italiana, che per me è risultata poco interessante). Se volete una lista più esaustiva potete leggere
questo post, ad esempio. Il mio è solo un resoconto personale, ma spero di avervi dato anche spunti utili.