Ovvero: Riciclattoli fra 3 anni. Questo il compito di questa settimana del BlogLab, che ormai per me è un corso di blogging e di psicanalisi insieme!
Questo sforzo di immaginazione (che si dovrebbe tradurre in obiettivi a lungo termine e alimentare la nostra capacità di vision, immagino) di proiettermi in avanti di 3 anni mi ha messa un po' in crisi, non lo nascondo.
Faccio una premessa. Di mio sono una persona che pianifica poco, si butta di pancia in idee e progetti (talvolta sconsiderati).
Questo non sarebbe il problema.
No, il punto non è davvero questo. Per spiegarvelo faccio un salto indietro di tre anni. Tre anni fa vivevo in un'altra città, in un'altra nazione anzi, avevo un bambino di un anno, non avevo idea che due mesi dopo sarei rimasta di nuovo (felicemente) incinta, che il mio secondo figlio sarebbe nato in un'altra città (e un'altra nazione ancora), dovrei avrei vissuto da sola con loro per circa un anno e mezzo, scritto un libro nato da un blog -questo- che tre anni fa stava per nascere, ma ancora non esisteva, e che poi ci saremmo trasferiti tutti quanti in una terza città (e nazione).
Ecco. Io vivo così da tanti, tanti anni (prima ci sono state altre città ancora, per intenderci, e cambi di lavoro, e nuove lingue, e nuove amici da salutare, nuovi posti in cui ricominciare da zero, ogni volta). Non so quale casa chiamare casa, non so dove sarò tra tre mesi, figurarsi tra tre anni. La mia casa sono i miei affetti e i miei progetti, la mia casa è diventata anche questo blog, che sta crescendo e spero crescerà con me, con noi. Che proprio come la mia vita attraversa alti e bassi, momenti di slancio e momenti di fiacca. Ma che a volte, in questo percorso con pochi punti fermi, mi ha aiutata a non impazzire: lo dico con sincerità e anche con un pizzico di imbarazzo.
E proprio mentre scrivo mi rendo conto quanto sarebbe importante avere una meta a cui tendere, non solo geograficamente e lavorativamente, ma anche bloggheristicamente. Un po' per tutto, insomma. Nonostante sia grata e orgogliosa degli obiettivi raggiunti in questi anni, è vero che a volte mi sento spossata e disorientata e mi rendo conto che ci vorrebbe un buon navigatore interiore a cui affidarsi per tener la rotta e non perdersi per strada disperdendo energie preziose.
Quindi un grazie di cuore al Bloglab a cui, ribadisco, spetterebbe anche una parcella da psicoanalista, che mi aiuta a far chiarezza dentro di me (nel bene e nel male), a darmi obiettivi di crescita di ampio respiro e a mettermi in gioco (è elementare, ma lo capisco solo ora -so' torda- darsi obiettivi fa paura, e crederci ancora di più). Questo corso mi ha fatto capire che i limiti che ho, non sono solo e tanto tecnici, ma mentali, sono le mie insicurezze e le mie paure, per cui spesso mi freno ancora prima di provare.
Dopo questa personalissima divagazione (scusatemi), ritorno al futuro.
Riciclattoli non dà i numeri, ma lettere.
Eccoci dunque nel 2017, qui dentro troverete:
Questo sforzo di immaginazione (che si dovrebbe tradurre in obiettivi a lungo termine e alimentare la nostra capacità di vision, immagino) di proiettermi in avanti di 3 anni mi ha messa un po' in crisi, non lo nascondo.
Faccio una premessa. Di mio sono una persona che pianifica poco, si butta di pancia in idee e progetti (talvolta sconsiderati).
Questo non sarebbe il problema.
No, il punto non è davvero questo. Per spiegarvelo faccio un salto indietro di tre anni. Tre anni fa vivevo in un'altra città, in un'altra nazione anzi, avevo un bambino di un anno, non avevo idea che due mesi dopo sarei rimasta di nuovo (felicemente) incinta, che il mio secondo figlio sarebbe nato in un'altra città (e un'altra nazione ancora), dovrei avrei vissuto da sola con loro per circa un anno e mezzo, scritto un libro nato da un blog -questo- che tre anni fa stava per nascere, ma ancora non esisteva, e che poi ci saremmo trasferiti tutti quanti in una terza città (e nazione).
Ecco. Io vivo così da tanti, tanti anni (prima ci sono state altre città ancora, per intenderci, e cambi di lavoro, e nuove lingue, e nuove amici da salutare, nuovi posti in cui ricominciare da zero, ogni volta). Non so quale casa chiamare casa, non so dove sarò tra tre mesi, figurarsi tra tre anni. La mia casa sono i miei affetti e i miei progetti, la mia casa è diventata anche questo blog, che sta crescendo e spero crescerà con me, con noi. Che proprio come la mia vita attraversa alti e bassi, momenti di slancio e momenti di fiacca. Ma che a volte, in questo percorso con pochi punti fermi, mi ha aiutata a non impazzire: lo dico con sincerità e anche con un pizzico di imbarazzo.
E proprio mentre scrivo mi rendo conto quanto sarebbe importante avere una meta a cui tendere, non solo geograficamente e lavorativamente, ma anche bloggheristicamente. Un po' per tutto, insomma. Nonostante sia grata e orgogliosa degli obiettivi raggiunti in questi anni, è vero che a volte mi sento spossata e disorientata e mi rendo conto che ci vorrebbe un buon navigatore interiore a cui affidarsi per tener la rotta e non perdersi per strada disperdendo energie preziose.
Quindi un grazie di cuore al Bloglab a cui, ribadisco, spetterebbe anche una parcella da psicoanalista, che mi aiuta a far chiarezza dentro di me (nel bene e nel male), a darmi obiettivi di crescita di ampio respiro e a mettermi in gioco (è elementare, ma lo capisco solo ora -so' torda- darsi obiettivi fa paura, e crederci ancora di più). Questo corso mi ha fatto capire che i limiti che ho, non sono solo e tanto tecnici, ma mentali, sono le mie insicurezze e le mie paure, per cui spesso mi freno ancora prima di provare.
Dopo questa personalissima divagazione (scusatemi), ritorno al futuro.
Riciclattoli non dà i numeri, ma lettere.
Eccoci dunque nel 2017, qui dentro troverete:
- V come viaggi: avrò ricominciato a seguire una delle mie più grandi passioni, viaggiare. Mi piacerebbe naturalmente trasmettere questa passione ai miei figli, ma anche tradurla in progetti i cui riflessi vedrete qui, promesso. Ne ho già in testa almeno due, uno più ambizioso dell'altro, perché se si sogna bisogna farlo in grande e io ultimamente ho imparato a tradurre i sogni in progetti e a lasciarli andare, succeda quel che succeda!
- Ancora V che sta per video: saprò fare dei videotutorial bellissimi, ma davvero né?!
- PD (no che avete capito??) come passione a profusione e divertimento, per non dimenticare la scintilla da cui il blog è nato e che è il divertimento a alimentare la passione per quel che facciamo, non solo il voler raggiungere degli obiettivi.
- C, D e R: che stanno per craft, diy e ovviamente riciclo! Perché senza sporcarmi le mani non so proprio stare!
- N come network e nuovi progetti, da condividere con blogger, creative e amiche. Non so, potrei aver davvero fondato uno spazio incredibile di incontro e creatività con Rita e Sara. Ma non solo. Perché da sognatrice (anche un po' ingenua) credo davvero che la forza e la bellezza della Rete stia proprio in questo, e che dalle passioni e dalle idee condivise nascanosinergie potentissime, che possono trasformarsi in progetti concreti che escono dallo schermo per farsi realtà. Avete idee follemente creative da condividere? Parlatemene!!
- C come collaborazioni professionali, perché va bene la passione, ma vi ricordate la campagna #coglioneno?! Ecco...
- L come libri, ma di questo vi parlerò un'altra volta...
Potrei continuare, ma meglio che mi fermi, anche perché non so se siete arrivati fino in fondo!
E ricordate: siamo fatti della stessa sostanza di cui son fatti i sogni...