Ormai dovreste averlo capito. Qui non si butta via niente.
Oddio, non è nemmeno vero. Io a volte vengo colta da crisi compulsive di riordino in cui elimino davvero di tutto, contrariamente a mio marito che avrebbe tenuto i jeans tagliati e sfilacciati del liceo, ad esempio. Insieme a mille altre cose. Ma sto andando fuori tema. Il concetto è che casa nostra è una specie di officina permanente di recupero e riciclo creativo. Mio figlio guarda una confezione di un take-away cinese e mi chiede: mamma, che ci facciamo con questa scatola? Per dirne una...
Quindi all'ennesima torta di compleanno infornata negli ultimi due giorni (oggi compleanno del 4enne e domani del 2enne, fate un po' voi il conto tra festeggiamenti agli asili, a casa, coi nonni ecc) potete immaginare lo sconforto nel vedere che una si era attaccata alla tortiera in maniera inesorabile e senza possibilità di essere portata al Kindergarten?!
Quindi inforna un'altra torta, prega che stavolta venga decentemente, metti a posto la bio del blog (a proposito, che ne pensate? vi piace?), lava, riordina le idee e cerca di andar a letto a un'ora decente che domani dovresti anche lavorare... per poi pensare: che ne faccio di questa torta? Ma la riciclo!
Ok, riciclare forse non è il verbo correttissimo, ma rende l'idea, no?
Quindi l'ho tagliata con grandi formine a forma di cuore, divisa in strati, accorpata con panna montata mescolata a codette di zucchero colorato, coperta con uno staterello di fragole (dicesi demenza materna: proprio io che non ho mai comprato una fragola fuori stagione mi son piegata come un budino all'amore per le fragole di mio figlio. Del resto, che deve fare? non veder mai realizzato il suo desiderio di compleanno perché nato in inverno? mi pareva brutto, no?) et voilà: recupero completato!
Buon compleanno al mio cucciolo d'uomo che compie già 4 anni e mi sembra già così grande e così lontana quella notte piena di neve in cui è iniziato il nostro viaggio insieme...
Oddio, non è nemmeno vero. Io a volte vengo colta da crisi compulsive di riordino in cui elimino davvero di tutto, contrariamente a mio marito che avrebbe tenuto i jeans tagliati e sfilacciati del liceo, ad esempio. Insieme a mille altre cose. Ma sto andando fuori tema. Il concetto è che casa nostra è una specie di officina permanente di recupero e riciclo creativo. Mio figlio guarda una confezione di un take-away cinese e mi chiede: mamma, che ci facciamo con questa scatola? Per dirne una...
Quindi all'ennesima torta di compleanno infornata negli ultimi due giorni (oggi compleanno del 4enne e domani del 2enne, fate un po' voi il conto tra festeggiamenti agli asili, a casa, coi nonni ecc) potete immaginare lo sconforto nel vedere che una si era attaccata alla tortiera in maniera inesorabile e senza possibilità di essere portata al Kindergarten?!
Quindi inforna un'altra torta, prega che stavolta venga decentemente, metti a posto la bio del blog (a proposito, che ne pensate? vi piace?), lava, riordina le idee e cerca di andar a letto a un'ora decente che domani dovresti anche lavorare... per poi pensare: che ne faccio di questa torta? Ma la riciclo!
Ok, riciclare forse non è il verbo correttissimo, ma rende l'idea, no?
Quindi l'ho tagliata con grandi formine a forma di cuore, divisa in strati, accorpata con panna montata mescolata a codette di zucchero colorato, coperta con uno staterello di fragole (dicesi demenza materna: proprio io che non ho mai comprato una fragola fuori stagione mi son piegata come un budino all'amore per le fragole di mio figlio. Del resto, che deve fare? non veder mai realizzato il suo desiderio di compleanno perché nato in inverno? mi pareva brutto, no?) et voilà: recupero completato!
Buon compleanno al mio cucciolo d'uomo che compie già 4 anni e mi sembra già così grande e così lontana quella notte piena di neve in cui è iniziato il nostro viaggio insieme...